
MARCHE
SPIAGGE
Le marche sono prevalentemente collinari e, escludendo le strette fasce alluvionali ,completamente prive di pianura. Il 31,2% della regione è invece coperto da montagne che si elevano verso sud. Situate a centro Italia , le marche dall'Appennino si estendono per 173 km sul versante adriatico .Confinano a nord con l'Emilia-Romagna e San Marino,a sud con l'Abruzzo e il Lazio , a ovest con la Toscana e l'Umbria; sono divise in 5 province: Fermo, con circa 175.150 residenti, Ascoli Piceno, con circa 210.720 residenti, Macerata, con circa 320.425 residenti, Pesaro-Urbino, con circa 363.388 residenti e, infine, Ancona, il capoluogo, con circa 475.505 residenti, per un totale di 1.545.188 persone. Il fiume principale è il Tronto, con 115 km di asse valivo e un bacino di 1192 km; nasce nei Monti della Laghetta e segna per una parte del suo corso il confine tra le Marche e l'Abruzzo, alimentando varie centrali idroelettriche.
DIALETTI
la regione delle Marche presenta una moltitudine di varietà linguistiche, a causa di un'incredibile concomitanza di cause storico-culturali, economiche e etniche. La mancanza di unità ha origine molto tempo addietro: il dialetto marchigiano ha subito molti cambiamenti effettuati prima dai Celti (a nord del fiume Esino)e dai Piceni(nel centro-meridionale). Successivamente penetrò il latino e, nell'alto medioevo, molte nuove evoluzioni linguistiche fino a oggi, ma la metamorfosi continua... Le Marche presentano principalmente tre sistemi linguistici: gallo-italico, mediano e meridionale.
Il dialetto gallo-italico viene comunemente chiamato in questo modo, ma nelle tradizionali classificazioni viene ricondotto alla lingua romagnola con la quale ha molta somiglianza.La zona dei dialetti meridionali è compresa tra il corso centrale dell'Aso e il Trontoe appartiene al gruppo dei dialetti abruzzesi. Questa zona dialettale si estende nella provincia di Ancona ma non si identifica con essa e si può dividere in quattro sub-aree che hanno alcuni tratti in comune e alcuni diversificati.
I quasi 180 chilometri di spiagge presenti nelle Marche, da quelle di sabbia fine (Pesaro, Senigallia) a quelle di ghiaia e roccia (Numana, Sirolo), soddisfano i gusti di tutti. Pittoresche insenature come quella del Monte Conero, la Spiaggia delle due Sorelle e la Spiaggia dei Gabbiani sono difficili da raggiungere ma vi ripagano con la loro particolare tranquillità.
CITTADINA
La regione delle Marche è caratterizzata da molti borghi medievali e centri storici nei quali il tempo sembra essersi fermato. Basti pensare a Jesi o Sirolo con le antiche mura o alla fortezza medievale di Senigallia; la vita cittadina qui ha un fascino particolare e offre arte e cultura in abbondanza. Centro delle Marche è l’antica città portuale di Ancona, un tempo punto d’incontro fra cultura orientale e occidentale. Anche qui potete trovare numerosi edifici e monumenti da visitare come la Cattedrale di San Ciriaco.




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Difficoltà: bassa
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Preparazione: 40 min
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Cottura: 120 min
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Dosi per: 8 persone
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Costo: basso
storia
I vincisgrassi sono una ricetta tipica delle Marche che si dice siano state preparate in onore del generale austriaco Windisch Graetz che si era fatto valere nella difesa della città di Ancona contro le truppe napoleoniche nel 1799. Questo gustoso primo piatto è una pasta al forno composta di vari strati, condita con parmigiano grattugiato e uno speciale ragù fatto con diversi tipi di carni. I vincisgrassi sono un piatto molto rustico e tradizionale: ogni famiglia custodisce la propria ricetta! Alcuni arricchiscono i vincisgrassi con besciamella, altri preparano una pasta fresca aromatizzata con marsala o vino cotto, altri ancora aggiungono anche le creste di gallo e altre frattaglie nel ragù. La nostra versione dei vincisgrassi è molto semplice: lasagne fresche e ragù di carne a base di manzo, maiale e rigaglie di pollo (fegatini, cuorcini e polmoni), insaporito con la pancetta. Una spolverizzata di parmigiano grattugiato tra uno strato e l’altro ed ecco pronto un piatto davvero saporito!
ricetta
ingredienti:
350 gr di rigaglie di pollo
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
300 gr di passata di pomodori
500 gr di pasta fresca per lasagne
100 gr di parmigiano reggiano grattugiato
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio di oliva extravergine q.b.
200 gr di polpa di carne di suino
200 gr di polpa di carne bovina
100 gr di pancetta
200 ml di brodo di carne
preparazione
Per preparare i vincisgrassi, iniziate tagliando a listarelle la pancetta e in pezzi piccoli i vari tagli di carne: il maiale, il manzo e infine le rigaglie di pollo.
Tagliate finemente il sedano, la carota e la cipolla e metteli in una casseruola a rosolare per 5 minuti, con dell'olio extravergine d'oliva insieme alla pancetta. Lasciate insaporire il tutto per qualche minuto quindi unite il manzo e il maiale e lasciate cuocere per una decina di minuti, fino a quando la carne raggiungerà un colorito bruno. Aggiungete la passata e aggiustate di sale e di pepe.
Aggiungete al sugo anche le rigaglie di pollo e mescolate con un cucchiaio di legno; coprite con un coperchio e lasciate cuocere per un’ora e mezza circa, girando di tanto in tanto e aggiungendo del brodo se il ragù dovesse seccarsi. Il ragù dovrà essere ben cotto e addensato.
Una volta pronto il ragù potete assemblare i vincisgrassi in una pirofila dai bordi alti: ponete qualche cucchiaio di sugo sul fondo quindi foderate la teglia con un primo strato di lasagna (potete usare quella già pronta oppure farla a mano guardando la ricetta qui), coprite con un cucchiaio abbondante di ragù e un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Continuate così fino a formare almeno una decina di strati (è una caratteristica del vincisgrassi) e terminate con uno strato di ragù e una manciata abbondante di parmigiano. Cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti e tirateli fuori non appena si sarà creata una bella crosticina dorata sulla superficie. Servite subito i vostri vincisgrassi!
Conservazione
Potete congelare i vincisgrassi dopo che sono stati cotti, scongelarli in frigorifero e scaldarli in forno prima di conservarlo. Conservate i vincisgrassi in frigorifero, coperto con la pellicola al massimo per 2 giorni.
Curiosità
Si ha traccia di una lasagna particolare, detta “Princisgrass”, già alla fine del 1700 quando il cuoco Antonio Nebbia redasse il libro di cucina “Il cuoco maceratese”. Anche se la preparazione è molto diversa rispetto all’odierna versione dei vincisgrassi, la ricetta del Nebbia è probabilmente la versione più antica di questo piatto.
vincisgrassi
