
IL PIEMONTE
Il Piemonte è una regione a statuto ordinario dell'Italia nord-occidentale di 4.430.014 abitanti con capoluogo Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est con l'Emilia-Romagna (per poco meno di 8 km) e a sud con la Liguria.
Il Piemonte è la seconda regione italiana per superficie, dopo la Sicilia, e la sesta per numero di abitanti. È inoltre la quarta regione italiana per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale[9], e quinta per valore del Prodotto interno lordo con circa 123 miliardi di euro totali, dietro a Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna. Il PIL pro capite è superiore alla media nazionale.[5][10]. È la regione più occidentale d'Italia.
Il territorio della regione è suddivisibile in tre fasce concentriche, di cui la prevalente e più esterna è quella alpina ed appenninica (ben il 40% del territorio regionale). Al suo interno vi è la zona collinare (27% del territorio), la quale racchiude la zona pianeggiante (33% del territorio).
Nella regione scorrono moltissimi fiumi e torrenti, tutti affluenti del fiume Po che nasce al Pian del Re ai piedi del Monviso.
Orografia
Le principali catene montuose sono le Alpi, che circondano la regione ad ovest e nord, e gli Appennini che, situati al confine con Liguria ed Emilia-Romagna costituiscono così un confine naturale.
Piemonte significa ai piedi dei monti (pedemontium), così definito perché circondato su tre lati dalle montagne delle Alpi Occidentali e dell'Appennino ligure. La montagna piemontese ha un aspetto imponente ed aspro: infatti le sommità al di sopra dei tremila metri scendono rapidamente verso la pianura. La sua caratteristica, nella zona occidentale della regione, è infatti di essere priva delle Prealpi, a differenza di tutte le altre regioni alpine. Da ciò deriva il toponimo Piemonte che significa appunto "al piede dei monti". Al di sotto delle rocce e dei pascoli ci sono ampie estensioni di boschi: le conifere sono meno diffuse che in altre sezioni delle Alpi e lasciano presto il posto a faggeti e castagneti. In questa fascia sono presenti le più alte cime della regione, che superano i 4000 m: la Punta Nordend (4.609 m), massima elevazione regionale nonché seconda cima più alta del massiccio del Monte Rosa, ed il Gran Paradiso; vi sono poi numerose cime che superano i 3000 m, tra cui il Monviso, Uia di Ciamarella, il Rocciamelone e l'Argentera.
Nelle valli ci sono impronte dell'attività umana che costituiscono importanti vie di comunicazione internazionali stradali e ferroviarie. Nelle valli minori si trovano dighe, impianti idroelettrici e centri turistici.
Le principali zone collinari sono il Canavese (a nord-ovest), le Langhe e il Roero (a sud), il Monferrato (al centro) ed i colli Tortonesi (a sud-est). Le colline meridionali delle Langhe e del Monferrato sono formate da antichi sedimenti marini e sono poco resistenti all'acqua, che vi scava un labirinto di solchi e di valli. I versanti bene esposti sono coltivati a vite, cereali e foraggi ma anche a frutteti e noccioleti mentre l'allevamento, che un tempo era molto diffuso, non progredisce. Tra queste colline e le Alpi, un altopiano ricco di acqua arriva fino a Cuneo, ad oltre cinquecento metri di altezza: qui i campi sono coltivati soprattutto a foraggi e cereali. Proprio nella regione ha inizio la Pianura Padana, che, soprattutto nella province di Vercelli e Novara, è ampiamente coltivata a risaie, grazie anche alla grande quantità d'acqua disponibile, sia per le risorgive che, soprattutto, grazie ai canali artificiali, il più importante dei quali è sicuramente il Canale Cavour.
Nell'area attorno alle grandi città, in particolare a Torino e Novara, il paesaggio tipico è quello dello sviluppo industriale, mentre nel resto della pianura il riso si avvicenda ad altri cereali e foraggi e le piantagioni di pioppi si intercalano ai campi.
Idrografia
Fiumi
Il territorio piemontese è ricco di corsi d'acqua, tutti tributari del fiume Po, che attraversa interamente la regione da ovest a est. Da citare, oltre allo stesso Po, sono:
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Tanaro, il principale affluente di destra, lungo 276 km con i suoi sub-affluenti principali, la Bormida e la Stura di Demonte;
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Maira, affluente di destra, lungo circa 120 km, percorre con il suo affluente Grana - Mellea le valli omonime, la pianura Cuneese e il Saviglianese e si getta poi nel Po a Lombriasco;
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Varaita, primo affluente di destra, lungo 75 km, nasce nell'omonima valle presso Chianale, passa tra il Saluzzese e il Saviglianese e sfocia nel Po nel territorio comunale di Casalgrasso;
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Pellice, primo affluente di sinistra, lungo 60 km, col suo principale sub-affluente Chisone percorre le Valli del Pinerolese e sfocia presso il comune di Villafranca Piemonte;
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Sangone, affluente di sinistra del Po, lungo 47 km e che percorre l'omonima valle;
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Dora Riparia, affluente di sinistra, lunga 125 km, percorre interamente, coi suoi affluenti, la Val di Susa;
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Stura di Lanzo, affluente di sinistra, lunga 65 km, coi suoi 3 rami percorre le Valli di Lanzo;
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Orco, lungo circa 100 km, origina dal Lago Rosset (nel Parco Nazionale del Gran Paradiso), percorre la valle omonima e il Canavese da Nord a Sud, gettandosi nel Po nei pressi di Chivasso;
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Dora Baltea, lunga 160 km, dopo aver attraversato interamente la Valle d'Aosta, bagna Ivrea e attraversa la parte più orientale del Canavese, gettandosi nel Po nei pressi di Crescentino;
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Sesia, lunga 140 km, attraversa il vercellese ed è uno dei più importanti fiumi del Piemonte orientale;
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Cervo, torrente biellese lungo 65 km che dopo avere raccolto le acque dell'Elvo confluisce nella Sesia non lontano da Vercelli;
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Agogna, lungo 140 km nasce dal monte Mottarone e sfocia nel Po in Lombardia. Presso Novara il fiume si inffossa di alcuni metri creando la Piana dell'Agogna, ampiamente coltivata a riso. Ha una portata media di 65 m³/s (in primavera);
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Ticino, lungo 248 km, il secondo fiume italiano per portata d'acqua, immissario ed emissario del Lago Maggiore, scorre però solo per pochi km interamente in Piemonte in quanto funge da confine con la Lombardia;
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Toce, lungo 83 km, il più importante immissario del Lago Maggiore dopo il Ticino, scorre interamente nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola;
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Belbo, lungo 86 km, il maggiore corso d'acqua che attraversa le Langhe e che poi confluisce nel Tanaro;
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Scrivia, torrente appenninico lungo 88 km che scorre nel Piemonte per poi confluire nel Po in Lombardia;
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Curone, torrente appeninico lungo 50 km.
Laghi
Orta San Giulio - Lago d'Orta
Numerosi sono i laghi alpini di origine glaciale e morenica presenti nella regione. Il lago Maggiore, che segna il confine a est con la Lombardia, insieme al proprio emissario, il fiume Ticino, è uno dei laghi più grandi d'Italia, mentre altri, naturali o artificiali, non superano i 2 km². Tra tutti i laghi presenti si ricordano in particolare:
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Lago Maggiore, il più vasto lago della regione, posto al confine con la Lombardia e la Svizzera, tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, ha una superficie di 212 km² ed una profondità massima di 372 m;
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Lago d'Orta, il secondo lago della regione per estensione, tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, ha una superficie di 18,2 km² ed una profondità massima di 143 m. La sua peculiarità è di avere al centro l'Isola di San Giulio;
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Lago di Viverone, il terzo lago per estensione, tra le province di Torino e di Biella, ha una superficie di 6 km² ed una profondità massima di 70 m;
Tra i laghi naturali di dimensioni decisamente più ridotte si citano il Lago di Mergozzo (1,85 km²), il Lago Sirio (0,3 km²), il Lago di Candia (1,52 km²) ed i Laghi di Avigliana (0,9 e 0,61 km²).
Le provincie del Piemonte sono: Torino, Asti. Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli.
TURISMO
Il Piemonte offre uno straordinario patrimonio di storia, cultura, arte, leggenda e tradizioni, diffuso in città, paesi, abbazie, castelli e fortificazioni secolari. Gli innumerevoli beni architettonici, testimoni dell'epoca romana, romanica, barocca, liberty, art nouveau e contemporanea, si alternano a oltre 150 musei di rilevanza spesso internazionale (Museo Nazionale del Cinema, Museo Egizio di Torino, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea e molti altri). Meritevoli di nota gli itinerari delle quindici Residenze Sabaude del Piemonte (la cosiddetta 'Corona di Delizie' costituita da Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Castello del Valentino, Villa della Regina, Reggia di Venaria, Mandria e Borgo Castello, Castello di Rivoli, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Castello di Moncalieri, Castello Reale di Racconigi, Castello di Pollenzo, Castello Ducale di Agliè, Castello di Govone, Castello Reale di Casotto), o anche quello dei tredici Borghi Storici del Piemonte (Bergolo, Candelo, Chianale, Cortemilia, Garessio, Levice, Macugnaga, Mombaldone, Neive, Orta San Giulio, Ostana, Saluzzo, Usseaux). Di grande fascino i Luoghi della Spiritualità, come Santa Maria di Vezzolano o la Via Francigena, che corre lungo la Val di Susa direzione Francia (lungo la quale si collocano numerosi castelli e monumenti di arte sacra come la Sacra di San Michele - monumento simbolo della Regione Piemonte-, le Abbazie della Novalesa, di San Giusto di Susa, di Sant'Antonio di Ranverso, le antiche certose come Montebenedetto e un patrimonio diffuso di cappelle affrescate) o ancora i sette Sacri Monti piemontesi, patrimonio dell'umanità UNESCO (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa con il suo maestoso Santuario, Orta e Varallo). L'esteso territorio collinare dell'alto e basso Monferrato è punteggiato da castelli medievali che si ergono tra i vigneti, mentre le Langhe, tra vini pregiati e specialità eno-gastronomiche, richiamano i grandi scrittori del Novecento (Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, Beppe Fenoglio tra Alba, Murazzano e Bossolasco, Giovanni Arpino a Bra). Se Torino è riconosciuta come la capitale del Liberty, un itinerario romanico non può prescindere da una visita all'Abbazia di Staffarda (CN), di Santa Giustina di Sezzadio (AL), dei Santi Nazario e Celso (NO) e alla Basilica di Sant'Andrea.
Economia
Le attività
La maggior parte della popolazione vive in pianura in particolare a Torino e nei paesi limitrofi, dove si concentra l'attività industriale[22]. Nelle province di Vercelli e di Novara, l'economia è basata sulla coltivazione del Riso di cui la regione è il primo produttore italiano[23]. Altri prodotti dell'agricoltura praticata con tecniche macchinari moderni sono: cereali, patate, ortaggi, frutta e
foraggio. Sulle colline sono diffusi i vigneti che producono vini pregiati. Nelle zone meno fertili si allevano i Bovini. L'abbondante presenza di acqua permette la produzione di energia elettrica.
È sede di molte industrie: la principale è la FIAT che fabbrica autoveicoli e aerei e ha permesso lo sviluppo di alcune tra le maggiori industrie tessili e meccaniche.
Lingue
Il Piemonte vanta una ricchezza linguistica invidiabile ma spesso non conosciuta. A parte l'italiano, che è la lingua più diffusa tra la popolazione, nel territorio sono riconosciute dalla regione con la legge regionale del 9 aprile 1990 ben cinque lingue storiche del Piemonte: il piemontese, compreso dall'85% dei residenti e parlato da circa 2.350.000 persone[28], l'occitano parlato nelle vallate occitane di Cuneo, Val Pellice, Val Chisone e Germanasca e Alta Val Susa, il francoprovenzale parlato in media/bassa Val Susa, Val Sangone, Valli di Lanzo e Valli Orco e Soana; il francese parlato principalmente in Alta Val Susa e Val Pellice e il walser, parlato a nord al confine con la Svizzera e con la Valle d'Aosta.





