
VENETO
(DESCRIZIONE)
Situato nell’Italia nord-orientale, il Veneto si estende dalle Dolomiti al mare Adriatico, attraversando un’ampia fascia collinare e una pianura solcata da fiumi, canali e dal delta del Po.
Tipico della costa veneta è il paesaggio lagunare e proprio sulla laguna sorge una città unica al mondo, Venezia, visitata ogni anno da migliaia di turisti italiani e stranieri.
Ma il Veneto, regione dalla mille sfaccettature, custodisce anche nella terraferma tesori di natura, arte e tradizioni.
Straordinaria è la varietà dei paesaggi: le Dolomiti impreziosite dai colori rosati del tramonto, la sponda orientale del lago di Garda con Peschiera del Garda, Torri del Benaco e altri centri turistici. E poi, spiagge lunghe e sabbiose alternate a località balneari storiche come Jesolo, Bibione, Cavallino, Caorle.
In questa spettacolare cornice naturale si inserisce un ricco patrimonio culturale che rende il Veneto una terra di singolare fascino, dalle città d’arte alle magnifiche “ville palladiane” disseminate lungo la Riviera del Brenta, ai piccoli borghi come Arquà Petrarca, Monselice, Asolo, Bassano del Grappa che raccolgono gli aspetti più caratteristici di questa multiforme regione.
Il Veneto è la destinazione ideale anche per una vacanza all’insegna del benessere e del relax grazie alla presenza di acque termali dalle preziose proprietà terapeutiche: i morbidi rilievi dei Colli Euganei ospitano gli attrezzati centri delle Terme Euganee, quali Abano, Montegrotto e Teolo, consentendo di abbinare trattamenti e cure a piacevoli escursioni nei dintorni.
Le province sono: Venezia (capoluogo), Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza.
Territorio: 29,1 %=montagna
14,5 %=collina
41,6 %=pianura
IL DIALETTO DEL VENETO
Spesso si sente discutere, anche in trasmissioni 'intellettuali' nazionali di emittenti radio-televisive pubbliche, su quale sia il 'dialetto' Veneto di riferimento (attenzione MAI si parla di lingua veneta), nel senso che si fanno sottili distinzioni 'colte' se per dialetto veneto s'intenda il veneziano 'di Venezia' o il veneziano orientale e di terraferma, il veronese, il vicentino, il bellunese-cadorino bellunese-trevigiano, il polesano-rovigoto o il diffusissimo 'centrale' padovano-euganeo-valsuganotto.
Questi discorsi di 'colto' hanno poco o nulla perché incorrono nel più grave degli errori possibili: non evidenziano dalle fondamenta cosa sia e cosa significhi Lingua veneta.
I dialetti delle varie zone linguistiche venete (spesso, ma non sempre, corrispondenti alle Diocesi almeno nelle loro accezioni pre-napoleoniche) sono effettivamente dei dialetti, ma non dialetti dell'italiano, bensì dialetti della Lingua Veneta, la lingua che proviene dai Veneti antichi.
A questo si devono aggiungere (con relativi loro dialetti) la Lingua Friulana, la Lingua Slovena e la Lingua Latina, con le quali oltretutto vi sono numerose affinità e interazioni, e le minoranze linguistiche (Cimbri altipiani/lessini, Sappada-Sauris, Tedesco, Croato, ecc.) che sotto la Serenissima hanno sempre goduto di grande rispetto.
Ricordiamolo: la lingua veneta fu lingua internazionale per oltre un millennio, lingua delle marinerie mondiali (molti termini ancora usati nella navigazione provengono dal veneto), lingua dell'arte, del teatro e della musica, lingua 'franca' della diplomazia internazionale. Vale a dire una specie di inglese attuale!
La linua veneta proviene da parlate pre-latine con radici preistoriche negli Euganei, Enetoi o Heneti/Atestini, Celti e Galli, rafforzata da apporti medio-orientali e della civiltà etrusca, dalla quale è stata codificata la scrittura (dapprima alla rovescia da destra a sinistra e poi latinizzata).
La lingua veneta ha contribuito con apporti determinanti al latino (non viceversa) e alla diffusione dell'impero romano, si pensi per esempio allo spagnolo che ha molto del veneto più che del latino (dovuto alle centuriazioni concesse ai legionari veterani -veneti- che vi si insediarono, a riprova che 'il latino' era una lingua più teorica e ufficiale che veramente parlata).
Nel 'buio' medioevo vi sono stati apporti importanti e rivitalizzanti dalle parlate delle popolazioni 'barbare' (che significa straniere, non incolte, Attila era coltissimo e parlava correntemente numerose lingue) dalle quali risalgono numerosissimi termini ancora in uso.
La lingua veneta è stata la lingua ufficiale di uno stato cardine nella storia europea per oltre un millennio, dalla caduta dell'impero romano agli sciagurati sconvolgimenti napoleonici, la Veneta Serenisima Republica, uno stato che ha avuto vita più lunga dello stesso impero romano.
Una lingua che merita ben altro rispetto.
Una delle lingue che ha contribuito in maniera fondamentale a plasmare l'italiano attuale che deriva parzialmente dal latino, ma soprattutto deriva della somma delle tre macro-aree linguistiche quali il veneto, il toscano e la lingua meridionale e apporti di altre minoranze linguistiche.
In questi ultimi anni si sono fatti, da parte di associazioni linguistiche e culturali, grossi passi in avanti prima di tutto nel riconoscimento della lingua e poi nella definizione stessa della lingua e dei segni per poterla scrivere correttamente.
La lingua Veneta non è il dialetto semiserio delle serve, delle balie o del rustico ignorante, come per troppi anni ci è stato fatto credere con una operazione di sistematica distruzione culturale che proprio nella lingua (non a caso) ha il suo punto focale.
Parla en lengoa Veneta, no state vergognar!
In questo sito la maggior parte del testo è in italiano.
E' una scelta voluta in quanto si ritiene l'italiano di più facile lettura e, praticamente, attuale lingua 'franca' per tutte le persone, venete e italiane, a cui si rivolge.
MagicoVeneto non si trastulla negli allori, ma non dimentica la storia.
Chiede preventivamente scusa per eventuali imprecisioni ed errori, per i quali è gradita la segnalazione.
MagicoVeneto rispetta l'italiano come lingua 'attuale' degli italiani e dei veneti, ma chiede 'dignità' per la Lingua veneta, la Lingua friulana, la Lingua latina.
Perché è una lingua con almeno cinque millenni di storia ed è la lingua che ancora parliamo correntemente.
IL VENETO E I SUOI PRODOTTI
È un portale di prodotti tipici del Veneto, un viaggio gastronomico e culturale di gusti e sapori tutto da scoprire.
Vini, oli, formaggi che nascono dalla natura e crescono con l'uomo in una vasta varietà di ambienti geologici caratteristici. Situato nell’Italia nord-orientale, il Veneto si estende dalle Dolomiti al mare Adriatico, attraversando un’ampia fascia collinare e una pianura solcata da fiumi, canali e dal delta del Po.
I gruppi dolomitici del Civetta, Cristallo e Antelao arrivano a sfiorare i 3000 metri di altitudine, montagne che poi sfumano in colline nella zona di Bassano e del Montello per perdersi definitivamente nella Pianura Veneta.
Anche i prodotti dell’artigianato possono considerarsi tipici della regione Veneto. Muranorappresenta la maggiore attrazione per dare l'idea della ricchezza
dell'artigianato veneto.
Tutti conoscono le bellissime realizzazioni in vetro soffiato. Ma l'artigianato veneziano, se pur di fama mondiale, non è l'unico esponente a caratterizzare la regione Veneto. Anzi, in tutta la regione la tradizione dell'artigianato è viva e vitale: dal ferro battuto del Cadore alle porcellanedi Bassano del Grappa, dalla lavorazione del legno nelle montagne ai merletti di Burano, dallebellissime maschere figlie del
Carnevale alla costruzione delle gondole.
E ancora opere d'artigianato tipiche provengono dal settore orafo, dal restauro del mobile d'arte, dal tessile e dalla maglieria, dal marmo e dalla pietra, dalla calzatura e dalla pelletteria, dalla costruzione di strumenti musicali, dall'arte grafica tipografica e dalla rilegatura d'arte.
ECCO UNA RICETTA CHE POTREBBE ESSERE UTILE SPECIALMENTE PER CARNEVALE:

Ingredienti
•500 gr. di farina
•150 gr. di zucchero
•4 uova
•200 ml. di latte
•1 bustina di lievito per dolci
•1 limone
•1 bicchierino di liquore all’anice
•zucchero a velo q.b.
•olio di semi di arachide q.b.•
Preparazione
In una terrina sbattete le uova energicamente aiutandovi con la frusta, incorporatevi lo zucchero e continuate a montare fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete quindi la scorza di un limone, il latte, un pizzico di sale e il liquore all’anice. Continuate a mescolare l’impasto e, quando sarà omogeneo, incorporatevi a poco a poco tutta la farina setacciata e alla fine la bustina di lievito.
Quando il composto sarà vellutato, lasciatelo riposare qualche minuto nella terrina e intanto mettete a scaldare l’olio in un tegame con i bordi alti. Non appena l’olio sarà ben caldo (dovrà raggiungere almeno i 180°C) con un cucchiaio prendete un po’ di impasto e immergetelo nell’olio bollente. Fate friggere le palline di pasta rigirandole di tanto in tanto, fin quando non saranno dorate su tutta la superficie.
Scolate le frittelle su della carta assorbente e disponetele su un piatto da portata. Spolverizzatele con lo zucchero a velo e servite.
Accorgimenti
Prestate molta attenzione, nella preparazione dell’impasto, ad evitare la formazione di grumi. Oltre alla farina, setacciate anche il lievito prima di aggiungerlo agli altri ingredienti.
Francesca Michelin : nata nel Basso del Grappa,in Veneto,il 25 febbraio 1995
Questa è la canzone che amo di più tra le sue:
L'amore esiste