
Il Molise, una piccola regione.
La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, del 44,7% del territorio. La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino Sannita. I Monti della Meta (2241 m) formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio. Poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto. A oriente, la zona del Subappennino (Monti dei Frentani) digrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate. Il clima e di tipo semi-continentale, con inverni generalmente freddi ed estati calde. Sulla costa il clima è più gradevole, man mano che si procede verso l'interno l'inverno diventa via via più rigido e le temperature si abbassano notevolmente (Campobasso nel periodo invernale è una delle città più fredde d'Italia). Anche l'estate risulta più gradevole sulla costa dove spesso soffiano brezze che rendono più dolci i mesi caldi.
Fiumi
I fiumi principali della regione sono il Trigno, il Biferno, che scende dal Matese e il Fortore, che sfocia in territorio pugliese. Hanno tutti carattere torrentizio: con lo scioglimento delle nevi a primavera e con le piogge invernali si arricchiscono; d'estate invece inaridiscono e il loro greto si riduce drasticamente. Fa eccezione il Biferno che nasce da una sorgente nel paese di Boiano. Le sue sorgenti danno copiosissime acque tanto che si ritiene che se non sfruttate la portata del fiume sarebbe seconda al solo Po [citazione necessaria]. Scorre in Molise anche l'alto corso del Volturno, che riceve le acque della piana d'Isernia e della piana di Venafro per poi entrare in Campania e sfociare nel Golfo di Gaeta. Le sorgenti forniscono acqua (una delle migliori d'Italia) anche a Campania, Puglia e Abruzzo.
La cucina molisana
La cucina molisana è una cucina varia e di alto livello.
Tra i prodotti più importanti vi sono le olive da cui si estrae un olio dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini. L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino. Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni con le patate e la sofficità che lo contraddistinguono. Tanta importanza ha anche la pasta. Un tipo di pasta fresca tipico che prende il nome di Cavatello è ottenuto con una sfoglia senza uova. É prodotto in particolare nel paese di Trivento. Questi vengono conditi con sugo di pomodoro o verdure. Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti alcuni insaccati, come la Soppressata, il Capocollo e la Ventricina (famosa è quella di Montenero di Bisaccia, ma da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume).
Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Cippillati, ravioli cotti al forno ripieni di amarena, la Pigna, dolce similie alla ciambella, ma più croccante, tradizionalmente preparato per la Pasqua. Tra i vini, si segnalano il Biferno e il Pentro ,che hanno avuto il riconoscimento DOC. Quella molisana è una cucina molto varia. Tra i prodotti più importanti vi sono le olive da cui si estrae un olio extravergine dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini. L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino. Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni panifici con le patate (che, in Molisano si chiamano tapàn) e la sofficità che lo contraddistinguono. Tanta importanza ha anche la pasta. Un tipo di pasta fresca tipico che prende il nome di Cavatelli (in Molisano, i cavatìjll) è ottenuto con una sfoglia senza uova. È prodotto in particolare nel paese di Trivento. Questi vengono conditi con sugo di pomodoro o verdure. Altrettanto conosciuti sono i Fusilli (i fusìll), preparati con lo stesso impasto, ma realizzati con un "fuso" da cui il nome. Dall'impasto vengono staccati dei dadini di pasta, avvolti intorno al fuso e poi sfilati.
Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti alcuni insaccati, come la Soppressata (a supressàt), il Capocollo o Capicollo (u cappecùol, di cap [capo/testa] + cùol [collo]) la Salsiccia, famosa perchè ha come ingrediente il finocchietto selvatico, e la Ventricina (a vendrečìn): famosa è quella di Montenero di Bisaccia, ma da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume). Un preparato tipico del basso Molise, specialmente a San Martino in Pensilis, è la Pampanella, carne di maiale cotta al forno con alcune spezie e molto peperoncino rosso sia dolce che piccante. L'uso del tartufo (nero e bianco) viene fatto sempre più spesso in utta a regione, essendo ormai parecchio tempo che viene cavato dalla terra, specie nell'Alto Molise, grazie ai numerosi cavatori ed ai loro cani. Sempre di più le fiere che hanno come tema il tartufo ed il suo impiego in parecchie specialità culinarie. Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Piccillati (i pečelàt), ravioli cotti al forno ripieni di amarena, e la Pigna (a pìnj), simile al panettone ma più leggere, tradizionalmente preparato per la Pasqua. I Caragnoli (i carànjele) e Rosacatarle o Rosacatarre (i rôsacatàrele), intinte nel miele, sono dolci tipici natalizi.
Tra i vini, si segnala la Tintilia (Autoctono). Biferno,Pentro, e Molise, hanno avuto il riconoscimento DOC. La D.O.C. Pentro è stata prodotta per la prima volta nell'anno 2007, fino ad allora è stata considerata una D.O.C. fantasma (mai prodotta).
Tartufo
Il tartufo ha il corpo fruttifero di un fungo (ascocarpo) che si sviluppa e compie il suo ciclo vitale sotto terra. È formato da una parete esterna (scorza) più o meno liscia o rugosa di colore chiaro e da una massa interna (polpa) di colore variabile dal bianco latte al rosa intenso. Questa polpa è percorsa da venature più o meno ampie e ramificate che delimitano degli alveoli in cui sono immerse grosse cellule (aschi) che contengono le spore (ascospore). Le caratteristiche della scorza, della polpa, degli aschi e delle spore, insieme alla dimensione ed ai caratteri organolettici, quali il sapore ed il profumo, permettono l'identificazione della specie di tartufo. Può raggiungere la dimensione di una grossa mela. Il suo sapore e profumo particolare lo hanno portato ad essere il re della cucina.Viene consumato crudo.
Formaggi Molisani
I formaggi molisani sono delle delizie in grado di regalare immense soddisfazioni anche ai palati più esigenti. Fatti con latte appena munto degli animali che pascolani nelle verdi terre del Matese. I nostri formaggi sono tra i più amati ed apprezzati in ogni parte d'Italia. Tra i migliori formaggi molisani è d'obbligo ricordare la scamorza e la stracciata di Carovilli e il caciocavallo di Agnone. Particolarmente prelibati sono il fior di latte, il pecorino di Capracotta, la tipica mozzarella e il burrino.
Olio del Molise
L'olio del Molise è conosciuto ed apprezzato sin dai tempi più antichi. E' ottimo per condire le zuppe e le minestre tipiche della cucina molisana. Deve essere conservato in ambienti freschi ed asciutti, lontano da fonti di calore che possono inquinarne il prelibato sapore e il colore puro. La temparatura ideale di conservazione è tra i 14° e i 20°. In queste condizioni è possibile conservare l'olio fino a 36 mesi. Se si avvicina alle basse temperature è soggetto a congelamento e, per poter essere riutilizzato, deve riportato alla temperatura ottimale e agitato ripetutamente. Gli usi che, dell'olio molisano, si fanno in cucina sono i più diversi. Usato per condire le zuppe e le minestre di legumi, come ceci, fave e fagioli, nonchè per condire i contorni a base di pesce e di carne. Usato indifferentemente cotto o crudo (ad esempio sul pane con un pizzico di sale), fa impazzire anche i palati delle persone più esigenti.
L'olio molisano vanta la Denominazione d'Origine Protetta (D.O.P.) che assicura uno standard qualitativo elevato, dalla raccolta delle olive fino alla realizzazione del prodotto finito. I requisiti per poter ottenere la denominazione sono stati stabiliti dalla C.E. con il regolamento 2081/92 e la legge 169 del 5 febbraio 1992. L'ente predisposto al controllo è l'E.R.S.A.M. , l'Ente Regionale di Sviluppo Agricolo Molisano. Soggetti a tali controlli sono le quattro figure che prendono parte alla realizzazione e/o alla vendita dell'olio: gli olivicoltori, i frantoiani, i confezionatori e gli intermediari.
Vino Del Molise
Alla base del successo dei vini molisani ci sono la grande esperienza e passione dei nostri viticoltori e, ovviamente, un prodotto primo, l'uva, di assoluta eccellenza.
Le prime coltivazioni di vite in Molise risalgono al V sec. a.C. , quando i romani conquistarono l'Antico Sannio. Durante il periodo medioevale la vite era molto coltivata in quanto il vino era una delle bevande preferite dai grandi signori. Tra il '700 e l'800 il Molise era il territorio con il numero maggiore di vitigni nel Regno di Napoli.
Uno dei migliori vini molisani è senza dubbio il Keres, dal colore giallo paglierino e dal sapore denso e ricco nonchè la famosissima Tintilia.
Ingredienti
Porzioni: 6
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100g di farina 00
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100g di burro morbido
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50g di fecola di patate
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50g di zucchero a velo
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3 tuorli sodi
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1 cucchiaino di scorza grattugiata di bergamotto
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2 o 3 cucchiai di marmellata di arance amare
Preparazione
Preparazione: 15minuti › Cottura: 15minuti › Tempo aggiuntivo:30minuti riposo › Pronta in:1ora
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Setacciate la farina sul piano di lavoro, al centro unite il burro morbido e amalgamate.
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Unite quindi la fecola, lo zucchero a velo, 1 pizzico di sale, la scorza grattugiata e i tuorli schiacciati attraverso i fori di un colino a maglie non troppo strette. Continuate a lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Mettete in una ciotola, coprite con pellicola alimentare e lasciate riposare in frigo per 30 minuti.
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Intanto mettete a scaldare la marmellata, senza aggiunta di acqua, per renderla più fluida.
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Accendete il forno a 180°C. Rivestite di carta da forno una teglia bassa e larga.
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Ritirate il composto dal frigo e formate delle porzioni della grandezza di una noce. Lavoratele brevemente tra le mani a formare delle palline. Sistematele sulla teglia una accanto all’altra.
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Con un dito praticate una pressione al centro di ogni pallina, questo incavo servirà per farcire con la marmellata.
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Infornate per 15 minuti, sfornate e lasciate intiepidire.
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Con un cucchiaino mettete poca marmellata nel foro centrale, lasciate asciugare e servite o conservate in una scatola di latta
I 20 migliori formaggi molisani
Roby Santini - Rosabella del Molise (La Molisana)
Santa Maria del Molise


MOLISE

