
LIGURIA
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LE MONTAGNE
La Liguria è un arco di terra compreso tra la linea di spartiacque delle Alpi Marittime (a ponente) e degli Appennini (a levante) e il Mar Ligure. Il territorio è in prevalenza montuoso (il 65% della superficie totale, il resto è collinare), benché i rilievi non raggiungano altezze particolarmente elevate. La cima più alta è il Monte Saccarello (2.200 m), al confine con Francia e Piemonte, mentre tra gli Appennini svetta il Monte Maggiorasca (1.799 m). I valichi principali sono il Passo di Cadibona (450 m), che segna il punto di congiunzione tra sistema alpino e quello appenninico, il Passo dei Giovi (472 m), il Passo del Bracco (615 m), il Passo della Scoffera (678 m), il Colle di Nava (800 m), e il Passo Cento Croci(1.033 m).
LA COSTA
La costa Ligure, che si sviluppa per oltre 300 chilometri, è divisa in Riviera di Ponente e Riviera di Levante. Il suo aspetto è molto vario, con alternanza di scogliere scoscese e di spiagge (ora di ciottoli, ora di sabbia). I fondali sono accidentati e profondi (la profondità massima è di 2.000 metri). Tratto caratterizzante della costa ligure è la macchia mediterranea, dove, agli ulivi dell'entroterra, fanno da contrappunto le pinete che crescono a ridosso del mare tra un centro abitato e l'altro, anche su terreni sterili e impervi. Sulla costa sorgono le principali città della regione e i porti più importanti: quelli di Genova, La Spezia e Savona. A poca distanza dalla riva si trovano le isole Gallinara e Bergeggi nel savonese e Palmaria, Tino e Tinetto nello spezzino.
I FIUMI
Non si può parlare, in Liguria, di veri e propri fiumi: i corsi d'acqua, infatti, hanno prevalente carattere torrentizio. I principali sono, sul versante litoraneo, il Roja, che nasce in Francia e sbocca nell'estremo ponente, l'Impero, che dà il nome a Imperia, l'Arroscia, che sfocia ad Albenga, il Letimbro, nel savonese. Con i suoi 62 km, il Vara è il fiume più lungo e confluisce, come il Magra, in Toscana. Vanno poi ricordati, sul versante interno, gli affluenti del Po: il Tanaro, il Bormida, lo Scrivia, il Trebbia e lo Staffora. Si tratta di fiumi dalla portata limitata, ma soggetti a notevoli aumenti durante il periodo delle piogge.
L'ECONOMIA
L'attività agricola in Liguria deve fare i conti con la conformazione accidentata del territorio: su terreni di piccole dimensioni (spesso strappati alla montagna con i terrazzamenti) si privilegiano colture ristrette ma molto redditizie, come la coltivazione di fiori, piante ornamentali, frutta e ortaggi (si segnalano soprattutto le coltivazioni specializzate di carciofi e asparagi nella piana di Albenga). L'industria alimentare, molto fiorente, è trainata dalla produzione di olio, presente su tutto il territorio (soprattutto a ponente). L'industria pesante è concentrata nel savonese (settore chimico) e nel genovese (cantieristica). Uno dei motori dell'economia ligure è senza dubbio il turismo, favorito dal clima (temperature medie tra i 7 e i 10 gradi in inverno e tra i 25 e i 28 in estate) e da un paesaggio affascinante (nomi evocativi come "Golfo Paradiso", "Baia delle Sirene", "Baia del Silenzio", "Baia delle Favole", "Eco del Mare" testimoniano la bellezza dei paesaggi marini). Negli ultimi anni, al turismo di costa si è aggiunto quello che porta alla riscoperta dell'entroterra.
LE CITTA'
Il capoluogo regionale è Genova, che è anche la città più grande e nella quale risiede oltre un terzo della popolazione di tutta la regione. La Spezia, Savona, Imperia sono gli altri capoluoghi. I comuni sono 235 (67 in provincia di Genova, 32 in provincia di Spezia, 69 in provincia di Savona e 67 in provincia di Imperia): tra questi si segnala Sanremo, che è la quarta città della Liguria per numero di abitanti. Altre informazioni su questo argomento nelle pagine dedicate alle città liguri. Sul portale Liguria Turismo, inoltre, sono disponibili ulteriori approfondimenti sulla geografia della regione e su tutti i comuni.
I DIALETTI
I dialetti liguri coprono l'intero territorio della Liguria, caratterizzato da un'accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto alla facolità delle comunicazioni costiere.
Caratteri liguri sin riscontrano in aree del Piemonte meridionale (alta val Tanaro, parte del Monregalese e della val Bormida, retroterra dei centri storicamente genovesi di Ovada, Gavi e Novi Ligure in provincia di Alessandria) e in Emilia (valli piacentine con Ottone, parmensi con Bedonia e Compiano). A est i tratti liguri digradano intorno a Sarzana nel tipo lunigianese, diffuso nella regione storica comprendente gran parte della provincia di Massa, e caratterizzato da tratti comuni soprattutto con l'emiliano; a ovest sono ancora liguri la val Roia, oggi in territorio francese (Briga, Tenda e Breglio), e il Principato di Monaco: la parlata di Mentone ha caratteri di transizione verso il dialetto nizzardo.
Isole linguistiche liguri ora estinte, frutto di ripopolamenti quattrocenteschi,interessavano ancora ai primi del XX secolo punti provenzali più a ovest (Mons.Biot.ecc.) Tali episodi non hanno rapporto col contributo dato dal tipo ligure alla formazione dei dialetti galloitalici del Meridione, ne con l'affermazione di varietà di ligure"coloniale" a base genovese: il tabarchino in Sardegna, il bonifacino in Corsica. Componenti liguri, non solo di natura lessicale, si riscontrano poi in diverse varirtà di contatto: yanito (dialetto andaluso di Gibilterra), neogreco di Chios, varietà urbane della Corsica, sassarese, dialetti delle isole Capraia e Madalena (Toso 2008). L'emigrazione ha radicato nel XIX secolo una presenza del genovese anche in Argentina, Cile e Perù.



PESTO
Per preparare il pesto non c'è una ricetta precisa perchè in ogni luogo si prepara in modo diverso a seconda delle tradizioni.Comunque per prepararlo tradizionalmente occorrono:
Il mortaio
Foglie di basilico fresco
Parmigiano Reggiano
Olio extravergine di oliva
Pinoli
Aglio
